Magnifico sonetto

Poichè non v’è bronzo, nè pietra, nè terra, nè sconfinato mare,
che la triste mortalità non ne soggioghi il potere,
come potrà contro tale furore offrire una difesa la bellezza,
che per agire non ha più forza di un fiore?
Oh, come potrà il profumo di miele dell’estate reggere
contro il rovinoso assedio dei battenti giorni,
quando rocche inespugnabili non sono così salde,
nè porte d’acciaio così forti che il tempo non le abbatta?
Oh, paurosa meditazione! dove, ahimè, potrà sfuggire
al forziere del Tempo il miglior gioiello del Tempo?
O quale forte mano tratterrà indietro il suo piede veloce,
o chi il suo saccheggio di bellezza porà probire?
Oh, nessuno, se potere non avrà questo miracolo,
che in nero inchiostro il mio amore possa splendere luminoso.
 
W. Shakespeare

AUGURI ALLA MIA MISS VALENTINA

Che dire…ti dico sempre tutto e ora rischio davvero di cadere nella retorica. Sei una persona fantastica e sai che per me sei importantissima. Spesso non so davvero dove sbattere la testa ma poi spunti tu, come una stella all’orizzonte di notte e porti un po’ di luce nel mio cielo buio. Spero che brillerai nel mio cielo ancora per tanto tempo. Sono caduta nella retorica e nella banalità, ma davvero non so più come dirti che
Ti voglio tanto bene, Vale.
Un bacio grande
 
P.S. AUGURI! me ne stavo dimenticando…scusa 🙂
 
 

Auguri Lucaaaaaaaaaaaaa

Tanti auguri al mio PINOTTO! Almeno per il tuo compleannoti voglio nudoooooooo! Tanti baci!

Evviva il ping pong a casa della Vale! Che partitone…

Come in un film…

Oggi, come gli altri giorni, finita le lezioni sono andata a porta nuova per prendere il sadem e tornare a casa…a quell’ora nn ci sono più treni…così ne approfitto per fuggire prima da sociologia..a parte gli scherzi, anche se sembrerò pazza ai più, io adoro viaggiare con i mezzi pubblici. Il mezzo pubblico mi serve come un luogo di transizione da casa all’uni, sia quando vado, e quindi mi preparo ala giornata, sia, soprattutto quando torno, così posso pensare a quello che ho fatto, che è stato detto, a cosa ho provato..insomma alla giornata trascorsa. Arrivo alla fermata del sadem, l’autobus è già lì, fermo. La porta chiusa e l’autista chissà dove…forse in un bar a bere un caffè o da qualche pare a fumare una sigaretta…allora aspetto sotto i portici in corso Vittorio e, mentre aspetto, passeggio. Mentre passeggio ripenso alle ore appena trascorse…sono stanca e ho fame, ma nn voglio smettere di camminare, mi aiuta a pensare. Spesso mentre passeggio sorrido ricordando quache episodio e poco dopo noto i passanti che mi fissano come per dirmi "sei pazza?"…ma in fondo chi se ne frega! Io non rivedrò più quella gente che occasionalmente ha incrociato la mia strada solo per pochi secondi..e allora continuo a sorridere.
Dopo un po’ finalmente arriva l’autista e mi apre la porta. Salgo e mi siedo verso il fondo, al mio solito posto accanto al finestrino e con lo zaino sul sedile vuoto accanto a me. Penso: "mi siedo sempre qui…l’uomo è un animale sociale…è un animale abitudinario…ormai è mio territorio…". Sorrido ancora…io dico sempre che l’uomo è un animale abitudinario e il mio prof d’inglese dice che è un animale sociale. "Ho fatto una fusione" penso. Mentre aspetto che l’autobus parta mi accendo l’mp3…che canzone ascolto?da cosa inizio?sono in vena dicanzoni d’amore o è meglio un po’ di sano rock?Opto per i REM, almeno oggi…I’ll take the rain..che meraviglia di canzone…eh si, ho fatto bene..la voce di Michael mi aiuta proprio, mi fa stare bene, mi apre i polmoni, mi rilassa, torno a respirare…ci sono ancora solo io sul bus..posso cantare…e così faccio. Non esce voce dalla mia bocca, ma non importa, io sto cantando. Poi piano piano le persone iniziano a salire. Sono quasi sempre le stesse. "Questo dà sicurezza..è come essere in una famiglia, la famiglia dell’autobus" penso. La canzone è finita..cosa scelgo? Scorro i titoli fino a quando non trovo qualcosa che mi attiri…oggi scelgo I wish I could fly…bella, bellissima…l’autobus parte, ci muoviamo. Guardo fuori dal finestrino: una ragazza con la coda, i jeans le scarpe col tacco cammina verso porta nuova; un ragazzo di colore sulle strisce per attreversare; un autobus fermo alla fermata; le auto in coda al semaforo rosso…la stazione…vorrei scendere e prendere un treno ed  andare via, chissà dove…l’autobus gira in piazza Carlo Felice: uomini e donne che tonano a casa dopo il lavoro, i negozi chiudono, anche i bar. E’ bella piazza Carlo Felice, è illuminata, anche se c’è ancora un po’ di sole…" E’ come stare in un film" penso. Eh si, è come in un film. Quei film americani, dove si vedono i ragazzi sugli autobus che scappano di casa per andare dal loro amore oppure ad hollywood in cerca di fortuna oppure ancora che scappano di casa perchè sono maltrattati… hanno la testa appoggiata al finestrino e gli occhi malinconici e in sottofondo c’è una canzone, ovviamente triste e malinconica. Sì, era così. Io sull’autobus, con i Roxette nelle orecchie e tutto il mondo fuori… così irreale…tutto sembrava ricoperto da un sottile velo di magia. Tutto che si muove intorno a te e tu ti senti come se nn fossi li, come se fosse un sogno…poi la canzone finisce e per un attimo torno alla realtà, ma dura poco, giusto il tempo di trovare un’altra canzone. Adesso so quale voglio: November rain. Oh si, eccola finalmente…premo play…altri 8 minuti di magia…Axl inizia a cantare e anche io vorrei farlo, ma ora ci soo molte persone sul bus…allora canto nella mia mente e intanto penso. I pensieri oscurano la canzone. Canto e penso contemporaneamente, ma ad un certo punto riesco solo più a sentire i pensieri…eh già, i miei pensieri urlano così tanto…come diceva la canzone dei roxette "echoes in my head, make every whisper turn into a scream". La canzone e i pensieri si alternano nella mia mente…che bella sensazione…essere cos fuori dal mondo, sentirsi quasi invincibili, come nei sogni in cui sei un super eroe…dopo quei magnifici 8 minuti di pura magia ecco che la canzone finisce…torno alla realtà per i soliti pochi secondi e poi si torna alla magia, questa volta dei queen, e poi il violino di marton e tante cose. Il viaggio dura un 40 minuti, i più belli della gionata credo. Senza dolore, senza sofferenza, senza tristezza, quasi fossi soloun corpo senza un’anima. Arrivo a caselle..si scende dall’autobus. Sono felice di non avere incontrato nessuno che conoscevo sul bus, così da non dovere parlare e ascoltare..per una volta… Franco mi aspetta alla fermata. Salgo in macchina. Ed ecco che torna la maschera, il sorriso, l’idiozia, l’allegria…l’Oxsana che tutti conoscono.
Non vedo l’ora che arrivi  il lundì per altri 40 magici surreali unici minuti…
 

Auguriiiiii patatooooooooooooooooooooooooooooo

AUGURI AL MIO PATATO CHE OGGI, 8 APRILE, COMPIE 22 ANNI!!!!!
Ti voglio troppo beneeeeee!
Un bacio dalla tua Dory
 
 
Ricordi questa foto? te l’ho fatta alla stazione mentre aspettavamo il treno!